Quale futuro per noi e il mondo intero?

Ci raccontano che dovremmo mangiare, in futuro insetti per sopravvivere Ma noi non
siamo carnivori, non esiste l’onnivorismo e noi specie umana non dovremmo essere
mangiatori di tutto.

Fruttivori si, di origine frugivora come i nostri amici e fratelli animali
mangiatori di frutta e frutti. Non ci sono insetti da mangiare nel nostro futuro alimentare
ma un ritorno alle origini se vogliamo salvarci e salvare il nostro pianeta.
Stiamo devastando le foreste tropicali e i pochi “polmoni” del mondo per allevare sempre
più animali da “carne” ed avvelenarci e questo nostro comportamento sta velocemente
facendo estinguere gli animali frugivori che vi abitano.
Se gli animali delle foreste tropicali dovessero estinguersi, gli effetti dei cambiamenti
climatici potrebbero essere addirittura peggiori rispetto a quanto ci si può immaginare. A
sostenere questa teoria sono i ricercatori della University of East Anglia che, su Science
Advances, hanno pubblicato lo studio intitolato ‘Defaunation affects carbon storage in
tropical forests’. Secondo gli scienziati, gli animali che si cibano di frutta sono responsabili
della dispersione dei semi dai quali poi si sviluppano gli alberi della foresta tropicale. In
loro assenza, questa semina mancherebbe, di conseguenza si ridurrebbe il numero di
piante e incrementerebbe la concentrazione di CO2 nell’aria.
Senza questi animali, l’ecosistema verrebbe scombussolato e gli equilibri naturali
verrebbero a mancare. Come spiegano i ricercatori, “Gli uccelli di grosse dimensioni e i
mammiferi sono responsabili della maggior parte della dispersione di semi. Molti sono i
vertebrati che sono a rischio estinzione a causa della caccia, della tratta illegale e della
perdita dell’habitat naturale”.
Per giungere alle loro conclusioni allarmanti, gli scienziati hanno analizzato 2.000 specie di
alberi della foresta brasiliana e più di 800 diverse specie animali. Quanto agli uccelli più
piccoli, ai marsupiali o ai pipistrelli, anch’essi frugivori, i ricercatori fanno sapere che non
sono in grado di colmare un eventuale vuoto lasciato dagli animali di taglie più grandi.
“I primati, il tapiro, il tucano sono gli unici realmente capaci di disperdere i semi delle
piante più grandi. Di solito, gli alberi con i semi più grossi sono anche quelli più grandi e
con la maggior densità di legno capace di immagazzinare più CO2” spiegano i ricercatori.
Lo scopo di questo studio è dunque quello di riuscire a stimolare le autorità a preservare
l’ecosistema delle foreste tropicali onde evitare una tragedia per tutti noi.
Fernando Bruno